Il turismo rappresenta sempre più un importante fattore per l’economia della Toscana: è quanto emerge dal convegno Turismo&Toscana che si è tenuto oggi all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze, durante il quale sono stati discussi i dati a consuntivo del 2014 e le previsioni per il 2015.
Al convegno è stato presentato, infatti, sia il Rapporto “La Toscana e il Turismo” redatto da Irpet sia il report sulle previsioni della stagione estiva 2015 “Tendenze dei flussi Turistici e prodotti turistici” elaborate da CST Firenze e presentate da Toscana Promozione.
Secondo l’analisi di IRPET, il turismo rappresenta il 6% del prodotto interno lordo della Toscana e circa il 10% del complesso del fattore lavoro. Tra il 2009 e il 2014 i settori ad alta intensità turistica hanno creato ben 6.557 posizioni di lavoro strutturate in più, a fronte di un calo complessivo del saldo regionale per 56.000 posizioni lavorative.
“Sono dati importanti che testimoniano quanto il turismo abbia giocato un ruolo determinante negli anni di crisi per l’economia della Toscana e quale peso rivesta ancora oggi per la nostra regione” ha commentato Alessandro Tortelli, direttore del CST Firenze.
Rapporto sul Turismo in Toscana 2014 IRPET
I dati del Rapporto Irpet sul Turismo in Toscana attestano una crescita nel 2014 del +1,2% dei pernottamenti, in controtendenza con il dato nazionale che ha segnato -1,5%. Le presenze degli italiani hanno toccato +2,5% mentre quelle degli stranieri sono rimaste sostanzialmente stabili (+0,1%).
I dati sono in linea con le stime presentate dal CST Firenze a dicembre 2014 che preannunciavano un aumento delle presenze italiane pari a +1,9% e straniere pari a +0,2%
Tendenze dei Flussi e prodotti turistici per il 2015
Positive le prospettive per la stagione estiva 2015 in Toscana: a dirlo sono i risultati dell’indagine presso 972 strutture ricettive, svolta da Centro Studi Turistici di Firenze e presentati oggi da Toscana Promozione.
Secondo quanto riferito da Alberto Peruzzini, direttore del settore Turismo di Toscana Promozione, l’andamento positivo dei primi mesi sarà confermato anche per quelli estivi. Gli arrivi internazionali aumenteranno, in particolare dagli Usa, Canada, Cina, Corea, Eau, Australia, Argentina, mentre per i mercati europei si attende una risposta positiva da quello inglese, francese, spagnolo, polacco, ungherese e paesi nordici. In flessione invece il mercato russo.
Dal campione è emerso che, nei primi cinque mesi 2015 è stato registrato un +2,8% di arrivi (4,1 mln) e un +3,2% di presenze (10,9 mln), per un aumento di +358 mila presenze e +113 mila arrivi rispetto al 2014.
In particolare sono stati gli stranieri a trainare la domanda, con +6,2% di pernottamenti (55,7% la quota di mercato) mentre i pernottamenti degli italiani sono calati dello -0,4% (44,3% la quota di mercato)
Per l’estate 2015 è attesa una crescita del +1,8% con una maggiore distribuzione dei flussi tra giugno e luglio, anche se il picco è atteso per le settimane centrali di agosto
In particolare è attesa una crescita del mercato italiano del +1,5% oltre alla conferma del mercato estero +2,1%. La tendenza porterà al riequilibrio delle quote di mercato: 50,9% gli stranieri e 49,1% di italiani
Attesa una crescita per i settori Arte/Affari, Balneare, Campagna/Collina, Montagna; ancora negative le previsioni per il Termale.
Cresce anche la domanda dei prodotti di nicchia: a questo proposito il 18,4% degli imprenditori intervistati ha detto di aver colto i segnali del mercato e di aver già adattato la sua offerta mentre il 56,7% continua ad offrire un servizio indifferenziato.
Tra i prodotti di nicchia si inserisce il Cicloturismo con il 34,7% degli intervistati che prevede un trend di crescita per i prossimi anni; il Wedding con un 21,4% degli intervistati che prevede un aumento di quote di mercato (vedi anche i dati sul Wedding in Toscana); e il turismo del vino segmento per il quale il 30,9% degli operatori stima una crescita significativa.
“Tutti i dati presentati confermano un cambiamento profondo del mercato turistico toscano e chiaramente il vantaggio competitivo che la nostra Regione ancora oggi ha, non può essere disperso – conclude Alessandro Tortelli, direttore del CST Firenze – Occorre quindi lavorare sui territori per una migliore programmazione dell’offerta turistica, cercando così di superare i vari elementi di debolezza del nostro sistema turistico”
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