Turismo sostenibile in Europa: la CredInGreen Policy Paper 2


Come l’Europa affronta il tema della sostenibilità nel settore del turismo e come la formazione con micro-credenziali può aiutare: risponde a queste importanti tematiche la CredInGreen Policy Paper, documento orientativo pubblicato nell’ambito del progetto CredInGreen.

In 120 pagine, in lingua inglese, il documento raccoglie interventi e contributi dai 5 paesi (Germania, Italia, Romania, Portogallo e Austria) che aderiscono al progetto europeo, pensato per aiutare gli operatori del turismo ad affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile.

La consapevolezza del cambiamento climatico e le trasformazioni negli stili di vita, accelerati dalla crisi pandemica, hanno aumentato l’attenzione dei turisti verso la sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale e culturale. Per questo la Commissione Europea ha approvato il Green Deal che ha come obiettivo il raggiungimento della neutralità climatica nel continente entro il 2050. Il progetto CredInGreen accompagna questo percorso per il settore del turismo.

Come rilevato dal sondaggio realizzato ad inizio progetto, il 69,6% degli operatori turistici europei infatti investirà in formazione green per il proprio staff.

CredINGreen Policy Paper

Per venire incontro a queste esigenze formative, è stato strutturato un percorso qualificato per acquisire competenze attraverso il sistema di micro-crediti, riconosciuti e spendibili in Europa.

Nella CredInGreen Policy Paper vengono presentate le politiche e best practices per il turismo sostenibile, grazie ai contributi di esperti dei 5 paesi partner. Inoltre viene illustrato il tema della formazione con micro-crediti.

Il documento è pubblico.

Non manca il contributo dall’Italia!
A presentare il documento è Sandro Billi, collaboratore di CST Firenze, che ha partecipato alla stesura della policy.

Com’è nata l’idea della CredInGreen Policy Paper e come può essere utile agli operatori turistici?


Il documento è inserito in una collana di pubblicazioni di ENTER, il partner di progetto specializzato nella divulgazione dei risultati delle iniziative più interessanti nel panorama dei finanziamenti Europei. Già questo rende l’idea della sua importanza.

Per gli imprenditori e per i territori, è un’opportunità per conoscere come declinare l’approccio al tema della sostenibilità in forme e progetti, trovando quella che meglio si adatta alla propria realtà.

Nella prima parte vengono illustrate le politiche in atto nei 5 paesi su sostenibilità e turismo: in generale a che punto è il panorama europeo?

L’indagine realizzata nella prima fase del progetto ha segnalato diversità, ma anche interessanti punti in comune. Non possiamo nasconderci che nei paesi del nord, in particolare in Germania, un percorso di sensibilizzazione e di adozione di misure anche per le micro e piccole imprese è stato già fatto, mentre qui in Italia si percepisce il problema ma ancora manca un impegno forte e condiviso.

In generale comunque, da parte degli operatori è emersa una maggiore attenzione ai parametri economici rispetto al valore che la sostenibilità può avere come miglioramento di un’esperienza di viaggio.

A questo proposito l’Italia ha approvato il Fondo per il Turismo Sostenibile: di cosa si tratta e come sta procedendo la sua attuazione?

Il Governo italiano ha adottato una serie di misure per aiutare le imprese della filiera del turismo nella transizione verso la sostenibilità. Oltre ai 150 milioni di euro stanziati nel PNRR, con la legge di bilancio per il 2023 ha creato un fondo specifico per il turismo sostenibile, stanziando 5 milioni di euro per il primo anno e 10 milioni per ognuno dei due successivi.

Gli interventi principali riguardano l’ecoturismo e il turismo sostenibile in generale, mirando a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali, e generando allo stesso tempo reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali. Per l’utilizzo del fondo, il Ministero del Turismo ha pubblicato 3 avvisi.

La CredInGreen Policy Paper affronta anche il tema della formazione con micro-crediti: a che punto è la strutturazione dei corsi per gli operatori turistici in Italia?

Siamo ad un ottimo punto!
Il programma dei corsi è stato definito, così come sono stati organizzati i contenuti e la documentazione internazionale che li accompagna.

I corsi saranno tutti frequentabili a distanza e, in gran parte, attraverso interventi registrati: quindi un impegno che tiene conto delle difficoltà che generalmente accompagnano la partecipazione di imprenditori e lavoratori a corsi di aggiornamento.

Al momento è in corso la raccolta delle adesioni.

Nella Policy Paper vengono illustrati anche progetti europei per la sostenibilità in più settori: quali i più interessanti per il mondo del turismo?

Tutti gli interventi hanno un notevole spessore. In particolare, per l’Italia, Zsofia Jobbagy (pag. 44) ha illustrato l’iniziativa “Vetrina Toscana a Tavola”, programma di valorizzazione della ristorazione di qualità a chilometro zero, mentre Stefano Gazzoli (pag. 30) ha affrontato i problema dell’erosione costiera e Vincenzo Asero quello della mobilità dolce come prodotto turistico.

Come Centro Studi Turistici (pag. 24) abbiamo invece presentato le risorse pubbliche messe a disposizione per lo sviluppo di proposte turistiche sostenibili. Inoltre, sono rimasto colpito dal contributo di Carmen Chașovschi, responsabile del partner rumeno, sul passaggio dal turismo lineare al turismo circolare, e dall’analisi dei problemi che legano crocierismo e sostenibilità fatta da Miriam Souza.

I temi trattati nella CredInGreen Policy Paper saranno oggetto dei corsi di formazione previsti dal progetto e rivolti agli operatori turistici, che partiranno a breve.

Sei un operatore turistico e sei interessato a partecipare ai corsi Cred in Green?


Vuoi sapere di più sul progetto Cred In Green?


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