Turismo motoristico in Italia e il caso Mugello in Toscana


Un settore che, prima della pandemia, muoveva quasi 6 mln di turisti in Italia, secondo ISNART: è il turismo motoristico delle Città dei Motori, l’associazione che riunisce le 31 principali realtà legate al mondo dei motori in Italia, da Torino a Modena.

Il turismo motoristico è un fenomeno ancora poco monitorato nel nostro Paese, come emerso dalla Conferenza Nazionale 2021, che si è tenuta il 20 maggio in diretta streaming sul portale dell’associazione.

Tante le realtà che hanno portato il proprio contributo: dai Musei Ferrari al Museo dell’Auto di Torino e Piaggio di Pontedera, da Federalberghi a ENIT, ad istituzioni, giornalisti e autorità. Da Firenze si è collegati anche il direttore di CST Firenze, Alessandro Tortelli, che ha raccontato l’esperienza del Mugello e la ricaduta economica delle attività dell’autodromo sul territorio.

Turismo motoristico, il caso Mugello in Toscana

L’indagine sull’impatto economico del turismo motoristico in Mugello è stata realizzata da CST Firenze nel 2018 su dati relativi al 2017, in collaborazione con IRPET.

Sono stati monitorati gli 88 eventi ospitati dall’Autodromo internazionale, che hanno generato oltre 300 giornate lavoro e 500.000 presenze. Di queste ben 305.000 sono stati i pernottamenti, che hanno interessato non solo il territorio del Mugello ma anche l’area metropolitana di Firenze. Oltre 60 mln di euro la spesa generata: tra i settori interessati, alloggio (50%), ristorazione (20,1%), trasporti (11%), shopping, musei e prodotti tipici (8,1%).

Clicca sull’infografica per vedere tutti i dati:

turismo motoristico in mugello

E’ fondamentale monitorare bene il turismo motoristico perché si tratta di una leva importante per i territori in quanto ci obbliga a fare rete – ha spiegato Alessandro Tortelli Prima della pandemia, a Barcellona il Camp Nou era il museo più visitato della città mentre a Madrid il Bernabeu aveva un numero di visitatori che lo poneva, come museo, al terzo posto subito dopo il Museo Reina e il Prado. I Musei Ferrari di Maranello realizzavano nel 2019 oltre 600.000 visitatori: il turismo motoristico come segmento specialistico del turismo sportivo, può rappresentare quindi un importante fenomeno che è fondamentale conoscere e gestire”.

La Carta del turismo motoristico di Città dei motori

conferenza turismo motoristico di città dei motori

L’importanza di monitorare i dati sul turismo motoristico e di fare rete è alla base della Carta del Turismo Motoristico presentata da Città dei Motori. Si tratta di un documento aperto incentrato su alcuni punti chiave:

  • censire l’offerta in tutte le sue espressioni;
  • analizzare la domanda definendo i profili, le preferenze, i comportamenti e i flussi dei turisti;
  • sviluppare idee originali e distintive;
  • aumentare la competitività e favorire l’accesso al mercato degli operatori;
  • conferire agli uffici di promozione turistica nazionali e regionali un prodotto codificato, ben organizzato.

La Carta può essere scaricata dal sito di Città dei Motori.


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