Turismo in Toscana: Regione, comuni e operatori pronti a ripartire 2


Governare i flussi turistici in Toscana partendo dai dati e dai cambiamenti avvenuti nel settore servendosi della nuova legge regionale: è il lavoro sul quale si sta concentrando la Regione Toscana, con le proprie agenzie di riferimento, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana.

Un lavoro che coinvolge direttamente Comuni, Associazioni di categoria e operatori.

Proprio per fare il punto sulle attività, il 31 luglio è stata organizzata una giornata di lavoro, tra Firenze e la Versilia, che ha permesso di riunire tutti gli attori coinvolti e di confrontarsi tra loro.

Il 2024 sarà l’anno nel quale il turismo in Toscana supererà i livelli pre-pandemia: è quanto emerso dal Rapporto sul turismo Irpet 2023-2024.

I dati sono stati presentati a Firenze in un incontro con le associazioni di categoria.

Presenti Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Leonardo Marras, assessore al turismo, il direttore di IRPET Nicola Sciclone, Francesco Tapinassi direttore TPT, Francesco Palumbo, direttore FST, Simone Gheri, presidente di Anci Toscana e Alessandro Tortelli, direttore CST Firenze.

Secondo i dati Irpet, la Toscana in questi anni ha mantenuto la propria capacità di attrazione soprattutto per i flussi internazionali, che adesso stanno crescendo in maniera predominante e contribuiranno a far superare i livelli del 2019.

Si contraggono invece i flussi nazionali, a causa soprattutto dell’inflazione e dell’aumento dei costi.

Da non sottovalutare il tema della pressione turistica, concentrata soprattutto tra Firenze, Siena, Chianti, isole e costa della maremma sud.

Un problema che, secondo IRPET, potrebbe essere affrontato lavorando sulla redistribuzione dei flussi a partire dalla valorizzazione del patrimonio culturale.

La redistribuzione dei flussi è un’attività sulla quale la Toscana sta lavorando da tempo – ha spiegato Alessandro Tortelli, direttore di CST, nel suo intervento – Oggi però è necessario tenere conto di una serie di importanti cambiamenti nel modo di fare turismo, a cominciare dal problema dell’aumento dei costi che porta a fenomeni come il destination dupe, ovvero la preferenza per destinazioni a prezzi più economici. Senza contare il ruolo che il cambiamento climatico inizia ad aver nella scelta delle mete di viaggio e per l’ampliamento della stagionalità, oltre al tema dei grandi eventi, che sta portando le destinazioni a fare scelte diverse”.

Nel dibattito seguito alla presentazione dei dati, le associazioni di categoria hanno sottolineato altre problematiche del settore: dalla necessità di pianificazioni a lungo periodo, al tema delle locazioni brevi, a quello dei servizi.

I temi emersi nella mattinata di lavori a Firenze sono stati ripresi e approfonditi nell’incontro promosso da Regione Toscana, Anci Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, con Amministratori e Ambiti Turistici.

All’appuntamento hanno partecipato anche il presidente di CST Firenze Giancarlo Farnetani e il direttore Alessandro Tortelli.

L’incontro è servito a presentare il lavoro che la Toscana sta facendo in tema di turismo a cominciare dalla nuova legge quadro, che si articolerà in oltre 150 punti.

Abbiamo dovuto riscrivere il testo per adattarlo ai tanti cambiamenti del dopo pandemia – ha spiegato Leonardo Marras, assessore regionale al turismo – Nella legge vengono affidati nuove funzioni amministrative ai comuni capofila di Ambito ma soprattutto si è lavorato sul coinvolgimento indispensabile delle imprese private, sul dare maggiore spessore ai servizi, sulla raccolta dei dati in real time e sulle professioni turistiche. Vorremmo essere pronti a partire con il nuovo assetto per il 1 gennaio 2025”.

Sul ruolo dei privati è intervenuto anche il direttore di CST Firenze, Alessandro Tortelli: “Oggi fare destinazione in senso compiuto richiede sempre più il coinvolgimento delle imprese, operatori e stakeholders nell’organizzazione di prodotti, experience e servizi turistici in linea con le caratteristiche identitarie del territorio e con le esigenze della domanda”.

La registrazione dell’incontro a La Versiliana è disponibile su FB
https://fb.watch/tGW1jsZ172/

Durante la serata è stato anche presentato il nuovo ciclo di incontri promosso da Anci Toscana, “Ambitour Experienece”: dopo il successo della formula degli Ambitour in autunno ripartirà un nuovo ciclo di incontri focalizzato sul tema delle esperienze.

Si comincia ad ottobre con Area Pratese e Elba per proseguire a novembre con Amiata e Lunigiana e finire il 2024 a dicembre con Vladelsa Valdicecina e Terre di Siena


Sai che CST Firenze collabora con Enti pubblici e con privati?


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2 commenti su “Turismo in Toscana: Regione, comuni e operatori pronti a ripartire

  • Liviana Zanetti

    Complimenti vivissimi per il lavoro compiuto, modello di gestione turistica di eccellenza. Un lavoro importante , nell’ottica della ridistribuzione dell’eccessivo numero del turismo culturale, potrebbe essere la maggior valorizzazione del patrimonio diffuso in entroterra, utilizzando il protocollo d’intesa firmato anni or sono, con la regione emilia-romagna, che ha generato prodotti turistici, mai sufficientemente utilizzati…(LE TERRE DI PIERO… LE VIE DI DANTE… RIMAGNA TOSCANA).
    Buon lavoro!!!