Turismo in Toscana: al via i lavori dei nuovi ambiti turistici omogenei


ambiti turistici omogenei

Diciotto ambiti turistici omogenei costituiti e 5 in fase di creazione, per un territorio che comprende oltre l’86% del movimento turistico della regione: è questo il risultato del lavoro svolto nel 2018 dai Comuni in risposta al nuovo sistema di governance del turismo in Toscana.

I numeri sono stati resi noti in occasione del convegno “I colori del viaggio: bilancio sul turismo in Toscana ad un anno dal Libro Verde”, organizzato da Anci Toscana al Convitto nazionale Cicognini di Prato: l’evento ha sancito la chiusura del tour Officine d’Identità, partito nel maggio scorso, su iniziativa di Anci e in collaborazione con CST Firenze, per far conoscere ai territori gli strumenti messi a disposizione dalla nuova legge sul turismo.

Il Testo Unico sul sistema turistico regionale infatti, approvato a fine 2016 ed entrato ufficialmente in vigore a giugno 2018, prevede che la governance del turismo in Toscana sia basata su due strumenti: l’ambito turistico omogeneo (ATO), composto dall’unione di comuni confinanti, e il prodotto turistico omogeneo (PTO). Se non esiste un limite ai PTO, la Regione Toscana ha invece individuato in 28 il numero dei nuovi ambiti turistici omogenei: in meno di 6 mesi sono già 18 gli ATO già ufficialmente costituiti, a cominciare dalla Maremma Nord e dai due ambiti della Valdichiana. Cinque invece stanno completando le pratiche e a breve saranno pronti a firmare il protocollo con Toscana Promozione Turistica.

Inoltre, nel corso dell’anno, è stato ufficialmente riconosciuto anche il primo prodotto turistico della Toscana, la Via Francigena.

Ma che cos’è esattamente un ATO? E’ un’aggregazione di comuni che si uniscono per gestire accoglienza e informazione turistica sul proprio territorio, stipulando una convenzione con Toscana Promozione Turistica per la definizione di obiettivi e strategie. Ogni ambito turistico ha un proprio Osservatorio Turistico di Destinazione (OTD) che monitora l’andamento dei flussi turistici; inoltre ciascun ATO è collegato alla piattaforma digitale di Visittuscany.com, il portale di promozione turistica della Toscana.

“In meno di un anno abbiamo già coinvolto nella nuova governance un territorio che interessa oltre l’86% dei flussi turistici della Toscana – ha spiegato Stefano Romagnoli, dirigente della Regione Toscana, che durante il convegno ha presentato i dati provvisori sull’andamento del turismo in Toscana nel 2018, basati proprio sui nuovi ambiti turistici omogenei.

I dati mostrano un’ulteriore crescita del turismo in Toscana, anche se rallentata rispetto al record del 2017: da gennaio a settembre 2018 sono stati registrati +1,7% di presenze e +2,5% di arrivi.

I dati degli ATO sono stati ulteriormente suddivisi per quattro tipologie di prodotto:
la CAMPAGNA (che comprende gli ATO di Chianti, Empolese Valdelsa e Montalbano, Terre di Valdelsa e dell’Etruria volterrana, Val d’Orcia, Valdichiana senese, Valdichiana aretina, Valtiberina Toscana) che ha segnato un +4%;
le CITTA’ D’ARTE (che comprendono gli ATO di Area pratese, Arezzo, Firenze e area fiorentina, Piana di Lucca, Terre di Pisa, Terre di Siena) con un +3,6%;
la COSTA (che comprende gli ATO di Maremma Toscana area Nord, Maremma Toscana area Sud, Costa degli Etruschi, Elba e isole di Toscana, Livorno, Riviera Apuana e Versilia) in lieve flessione con -0,6%;
la MONTAGNA (che comprende gli ATO di Lunigiana, Garfagnana e Media Valle del Serchio, Casentino, Mugello, Pistoia e Montagna pistoiese, Amiata) con un -4,8%, risultato in parte dovuto a problematiche nella rilevazione.
Considerata a parte la Val di Nievole in quanto territorio nel quale si concentrano più elementi di attrazione e che da sola ha segnato un +3,9% nel 2018.

“Il turismo in Toscana rappresenta ormai il 10-12% del PIL regionale ma ha bisogno di investimenti e professionalità per stare al passo con le nuove sfide – ha commentato Stefano Ciuoffo, assessore al turismo della Regione Toscana – Gli ambiti turistici omogenei e i prodotti turistici omogenei nascono proprio con l’obiettivo di aiutare i territori a fare rete. I risultati stiamo iniziando a toccarli con mano, grazie ad un lavoro d’insieme e ad una visione comune, slegate da colori politici o scelte del momento”.

Dei 18 ambiti turistici omogenei già costituiti nel 2018, ben sette hanno iniziato il percorso di lavoro con Toscana Promozione Turistica, sulla base di progetti che hanno ricevuto un finanziamento start up. Diversi i prodotti sui quali ciascun ambito ha deciso di puntare: dal wedding, all’enogastronomia, dai cammini, alla cultura fino all’artigianato.

“Il nuovo sistema di governance del turismo in Toscana mette al centro i Comuni, consentendo loro di fare rete e di essere il collegamento tra territorio, imprese e Regione Toscana – ha concluso Alessandro Tortelli, direttore di CST Firenze – Adesso la Toscana è dotata di strumenti idonei non solo per affrontare i continui mutamenti del turismo a livello globale ma anche per gestire criticità e problematiche degli ultimi anni”.

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