Calo della domanda interna e prevalenza di destinazioni per le città d’arte: è la fotografia del turismo per l’estate 2023 in Italia.
L’indagine realizzata da CST Firenze per Assoturismo Confesercenti è stata condotta su un campione di 1449 imprenditori del settore ricettivo. I dati raccolti mostrano un andamento diverso rispetto alle previsioni di inizio stagione.
Sono stati circa 50,5 milioni gli arrivi, per un totale di circa 207 milioni di pernottamenti, 3 mln in meno rispetto al 2022.
In totale il trimestre estivo 2023 potrebbe chiudere con un -1,4% di pernottamenti.
A mancare è stato il mercato interno con una netta flessione degli italiani (-5,7%). In crescita invece gli stranieri con un aumento del +3,6%.
Secondo quanto emerso dalle indicazioni degli operatori, i mercati che hanno fatto registrare una crescita significativa sono stati i francesi, olandesi, statunitensi e polacchi. In leggero aumento anche gli arrivi dalla Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Australia, Canada, Ungheria, Spagna e Regno Unito.
Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, buona la crescita nelle città d’arte (+2,7%), mentre per laghi e montagna le stime indicano una sostanziale stabilità.
In calo balneare (-3,2%), aree rurali (-3,1%) e termale (-1,1%).
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