Una crescita del +18% negli ultimi sei anni, grazie soprattutto alla componente straniera, e un 2016 che conferma la tendenza: sono i principali dati sul turismo nelle città d’arte d’Italia, secondo quanto rilevato dal Centro Studi Turistici di Firenze, nel consueto bilancio che prepara alla Borsa del Turismo della 100 città d’arte di Bologna.
I dati sono stati presentati in due conferenze stampa: nella prima, che si è tenuta al MIBACT, Ministero dei Beni Ambientali Culturali e Turismo, di Roma, sono stati illustrati i dati del turismo nelle principali città d’arte italiane; nella seconda, a Bologna, sono stati invece presentati i dati del turismo nelle principali città d’arte dell’Emilia Romagna.
Turismo città d’arte in Italia: in 6 anni +18% di arrivi e presenze
Il turismo culturale non conosce crisi in Italia: nel 2016 gli arrivi nelle città d’arte sono stati 41,5 mln, il 36,2% del totale degli arrivi in Italia, mentre le presenze si sono attestate su 110,8 milioni, pari al 27,6% del totale. Una crescita che conferma il trend degli ultimi anni.
Dal 2010 al 2016 l’aumento degli arrivi sale così a +18,8% (per un aumento di 6,6 mln di turisti) e a +18% per le presenze (da 93,9 a 110,8 milioni pernottamenti). La componente maggiore è quella del turismo straniero, passato dal 59,4% al 60,7% del totale.
Matera ha registrato la crescita maggiore di presenze (+152,4%), seguita da Padova (+44,9%), Verona (+44,7%), Roma (+30,6%), Firenze (+25,2%) e Venezia (+22,3%). A crescere è anche l’offerta ricettiva: dal 2010 è aumentata del 46% per il numero di esercizi e dell’11% per i posti letto.
Importanti i dati sulla spesa: quella dei turisti stranieri nelle città d’arte rappresenta il 36,7% del totale della spesa delle vacanze in Italia, per un valore di 13,2 mld di euro. Il turista straniero spende in media il 22% in più nelle città d’arte: €129 rispetto ai €106 di media. La spesa media vede Milano al primo posto (€158,8) seguita da Roma (€145,8), Firenze (€145,2) e Venezia (€137,8)
In aumento anche i visitatori dei musei italiani: dal 2010 al 2016 sono cresciuti del 22% (oltre 8,2 milioni) con una crescita degli introiti, da 104,5 milioni di euro ad oltre 175 milioni di euro (+9% di media annua).
Nell’anno dedicato ai borghi italiani, non poteva mancare una panoramica su questa tipologia di turismo: sono 5.568 i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, e definiti, secondo la direttiva ministeriale, borghi, con oltre 51mila esercizi ricettivi per quasi 1,4 milioni di posti letto.
Il saldo delle presenze nel periodo 2010-2015 è del +1%, mentre gli arrivi nello stesso periodo sono cresciuti del 13,3%. In forte crescita (+18,2%) le presenze dei turisti stranieri a fronte di un consistente calo della domanda italiana (-11,3%).
Lo studio completo di CST Firenze sul turismo nei borghi italiani sarà presentato durante la XXI edizione della Borsa del Turismo di Bologna.
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Turismo città d’arte Emilia Romagna: 2016 tornano a crescere i turisti italiani
Dal 2010 al 2016 gli arrivi nelle 8 città d’arte dell’Emilia Romagna sono cresciuti del 25,4% (+573 mila) mentre le presenze del 22,9% (+1050 mln). La crescita maggiore è quella registrata dagli stranieri (+35,3%) mentre gli italiani si fermano al +15,6%: in generale la quota del mercato estero è passata dal 36,9% al 40,6%.
I dati del 2016 però mostrano un ritorno degli italiani in Emilia Romagna: se in generale gli arrivi sono cresciuti del +9,9% (+226 mila) e le presenze del +13,3% (+664 mila), il 59,4% dei turisti sono stati italiani, a fronte del 40,6% stranieri.
La città che ha registrato la crescita maggiore è stata Bologna (+18,8%), seguita da Piacenza (+15,2%), Modena (+14,9%) e Reggio Emilia (+13,3%). Proprio Bologna ha registrato una crescita quasi pari tra italiani (+18,7%) e stranieri (+19%). La durata media dei soggiorni è stata di 2 notti: leggermente superiore la presenza degli stranieri (2,1 notti) rispetto agli italiani (1,9); la predilezione va per le strutture alberghiere (84,2% delle presenze).
In crescita il numero di visitatori nei musei statali della Regione: nel 2016 è aumentato del 3,4% (+24 mila unità), mentre la crescita annua dal 2010 al 2016 è stata del +3,8% In sei anni gli introiti lordi dei musei dell’Emilia Romagna sono passati da 921mila euro a 1,273 mln di € (+38,2%).
Buoni infine i dati per il turismo nei borghi dell’Emilia Romagna: sono 140 i comuni al disotto dei 5000 abitanti, il 42% del totale. La provincia con più borghi è Piacenza, seguita da Parma e Forli-Cesena.
Nel 2016, la domanda turistica ha registrato 267 mila arrivi e 776 mila presenze, rispettivamente +2,6% ed +2,1% del totale regionale. Prevale il turismo nazionale, con l’84,2% di arrivi e l’83,1% di presenze. La permanenza media dei turisti è stata di 2,9 notti.
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