Legislazione aziendale, business plan ma anche comunicazione, storytelling, studio di dati e marketing, tutto declinato sul tema del turismo enogastronomico e rurale: è il programma della 1^ edizione della Sigeric Summer School, scuola di Turismo Responsabile, che si terrà a settembre in Toscana.
La Sigeric Summer School è promossa da Sigeric, cooperativa che si occupa di turismo, in collaborazione con Associazione Farfalle in Cammino, Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, Riserva MaB Unesco Biosfera Appennino, e i Comuni di Pontremoli, Filattiera, Bagnone e Licciana Nardi. Anche il Centro Studi Turistici di Firenze è stato coinvolto nel progetto e parteciperà al programma didattico.
Il tema scelto per la prima edizione, che si terrà dal 4 al 7 settembre 2019, è quello del Turismo Rurale ed Enogastronomico.
Secondo dati Banca d’Italia, in Italia l’enogastronomia è la quinta motivazione di viaggio per gli stranieri dopo città d’arte, mare, lago e montagna. In Toscana è la terza motivazione di viaggio, e il turista enogastronomico risulta quello con la spesa giornaliera più alta, pari a €163,90 al giorno, di cui €47,47 solo per spesa di ristorazione.
Tra i mercati di provenienza gli USA sono al primo posto (20,1%), seguiti da Svizzera (14,4%), UK (14%), Francia (12,3%) e Germania (5,4%), anche se questi ultimi concepiscono la vacanza enogastronomica come un accessorio ad altre motivazioni di viaggio.
La Sigeric Summer School, che vedrà la partecipazione di una ventina tra guide turistiche, studenti universitari e operatori del settore turistico, agrituristico e ristorativo da varie regioni d’Italia, ha come obiettivo quello di far acquisire le conoscenze base per lavorare nel settore del turismo enogastronomico, oltre a permettere ai partecipanti di entrare in contatto con realtà virtuose del territorio della Lunigiana, e far apprende tecniche economiche, relazionali e promozionali per mettere in piedi un business responsabile.
L’enogastronomia infatti è un tema che ben si sposa con il turismo responsabile e con la sostenibilità, non solo ambientale ma anche culturale ed economica. Non a caso l’UNWTO ha dedicato a questi temi il 2017, con iniziative in tutto il mondo, mentre l’Italia celebra quest’anno il “turismo lento”.
Oltre ad apprendere le diverse materie per creare un business sostenibile nell’ambito del turismo enogastronomico, gli studenti dovranno anche lavorare a sviluppare un prodotto turistico tipico, dal Miele di Lunigiana DOP, alla Farina di Castagne di Lunigiana DOP o all’Olio Extra Vergine di Oliva.
Le lezioni si terranno in diverse sedi nel territorio della Lunigiana e della Riserva MAB Unesco Appennino, mentre alcuni incontri e workshop saranno tenuti in aziende agrituristiche.
Tra i docenti del corso ci saranno Sandro Billi, consulente di CST Firenze, Roberta Milano, esperta di marketing e comunicazione, Silvio Barbero, vicepresidente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fondatore di Slow Food, Luca Natale, responsabile comunicazione del Parco delle Cinque terre, Barbara Maffei, titolare di Montagna Verde, l’economista Marco Missiglia e il comico Dario Vergassola.