Sicurezza sanitaria, diversificazione e nuovi itinerari: la Spagna e il rilancio del turismo


Una buona percezione a livello internazionale ma con ampi margini di crescita legati a diversificazione della tipologia dell’offerta turistica e a delocalizzazione dei flussi: sono le principali caratteristiche della Spagna come destinazione turistica, secondo quanto emerso dall’indagine realizzata dal Real Instituto Elcano e sulle quali il paese sta lavorando per il rilancio del turismo.

Lo studio del Real Istituto Elcano, presentato durante un evento online nei giorni scorsi, è stato condotto a settembre 2020, in piena pandemia, e ha coinvolto 33 mercati, 16 europei e 17 tra americani e asiatici. Secondo quanto illustrato dalla ricercatrice Carmen González Enríquez, la percezione della destinazione Spagna nel mondo è migliore della media nei mercati più lontani.

presentazione studio real instituto elcano su spagna come destinazione turistica

In particolare, i motivi di insoddisfazione per gli europei sono legati soprattutto al turismo di massa (22,3%) mentre per americani e asiatici al primo posto c’è il prezzo (14,7% anche se in questo caso incidono molto i costi di viaggio).

Tra i principali motivi di soddisfazione, invece, la cucina accomuna europei (16,6%), americani e asiatici (17,7%): per i primi però al primo posto c’è il clima (22,4%) mentre americani e asiatici sono soddisfatti soprattutto dall’ambiente naturale e culturale (23,4%).

In base alle intenzioni di viaggio a breve, la Spagna è seconda in classifica come meta solo all’Italia: quest’ultima infatti è il Paese più desiderato (15,9% del totale, 12,3% europei e 19,8% Asia-America), seguito dalla Spagna (15,1% totale, 10,7% europei e 19,8% Asia-America).

Per gli europei, la maggiore capacità di attrazione della Spagna è legata alle spiagge (17,1%) e al clima (16,8%), mentre per americani e asiatici è la cultura (22,2%), seguita dalla gastronomia (12,6%)

spagna e turismo

L’indagine del Real Instituto Elcano ha infine messo in evidenza come il Covid 19 sia il principale freno alla ripresa del turismo in Spagna, con una forte richiesta di sicurezza sanitaria, seguita da un’offerta turistica meno massificata e da una maggiore diversificazione per i prodotti natura e cultura.

Proprio su questi aspetti starebbe lavorando Turespana, l’Ente che si occupa della promozione del turismo in Spagna, per la realizzazione del Piano strategico del turismo 2021-2024.

Come spiegato da Miguel Sanz Castedo, direttore di Turespaña, il piano terrà conto dei nuovi scenari a livello internazionale e cercherà di intercettare il nuovo pubblico, a cominciare dai Millenials.

In particolare Turespana lavorerà in primis sul recupero dei flussi (-78% negli 11 mesi del 2020 secondo Ine), attraverso la promozione del turismo sicuro (a cominciare dalla campagna Travel Safe, che accompagna il viaggiatore prima durante e dopo il viaggio, e punterà poi a fare della Spagna un attrattore per il turismo di medio raggio interessato soprattutto al relax e all’offerta culturale, promuovendo nuovi itinerari per favorire la scoperta di nuove mete e la delocalizzazione dei flussi.

Guarda il video di presentazione dello studio del Real Instituto Elcano su Spagna e turismo:

Sicurezza sanitaria e diversificazione dell’offerta si confermano quindi tra le principali tendenze per il turismo nel 2021, come anticipato anche dal direttore di CST Firenze, Alessandro Tortelli, nell’intervista di qualche settimana fa.


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