Pasqua in Toscana: tanti turisti in tutta la regione nonostante il maltempo


valle d'orcia

E’ un bilancio complessivamente positivo per il turismo quello del weekend di Pasqua in Toscana.

Nonostante il buon numero di presenze, soprattutto a Firenze e nelle città d’arte, nel 2015 la Pasqua in Toscana non ha portato il pienone in tutte le aree della Toscana, anzi la pioggia e il freddo in alcuni casi hanno fatto registrare qualche annullamento delle prenotazioni.

Secondo i dati del CST Firenze, in generale ha retto bene il turismo delle seconde case, soprattutto sulla costa, mentre il brutto tempo ha contribuito all’impennata dei consumi registrata nelle diverse attività della rete commerciale e dei ristoranti.

Pasqua a Firenze: meta preferita con 126.000 presenze

Dopo un primo trimestre caratterizzato da una crescita del mercato in tutta l’area metropolitana e in città (+7% di pernottamenti), una conferma del buon andamento del settore per Firenze arriva anche dal consuntivo delle festività pasquali.

Nelle 1500 strutture monitorate da CST Firenze, le prenotazioni all’ultimo minuto, in particolar modo degli italiani, hanno incrementato il tasso di occupazione che a 10 giorni dalle festività si attestava all’80%. L’osservazione di venerdì 3 aprile, infatti, mostrava la saturazione dei posti disponibili al 95%.

Secondo CST Firenze, nei tre giorni del weekend pasquale i pernottamenti giornalieri sono stati circa 42mila unità, per un totale stimato di 126mila presenze e una spesa turistica di circa 16 milioni di euro. Mediamente il tasso di occupazione si è attestato sugli stessi valori della Pasqua 2014 anche se il confronto è difficile per la diversa collocazione da calendario.

Un tasso di occupazione medio del 70% è stato registrato per le imprese ricettive della città di Pisa, con un andamento sostanzialmente in linea a quello del 2014.

Stesso trend anche per le imprese della città di Lucca (70%), mentre un tasso di occupazione sensibilmente più elevato è stato conseguito dalle imprese della città di Siena (80-85%).

Buoni risultati anche per Volterra, Arezzo, Cortona, San Gimignano e per i centri della Val d’Orcia.

Pasqua sulla costa toscana

Risultati tutto sommato positivi per la pasqua sulla costa toscana, anche se differenziati per aree.

Nel grossetano le imprese ricettive hanno registrato diversi annullamenti delle prenotazioni, solo parzialmente compensati dalle richieste last minute.

I soggiorni nelle località di mare sono stati brevi: pochi gli stranieri, soprattutto tedeschi e olandesi, mentre la maggior parte del movimento è stato quello di visitatori provenienti dal nord e dal centro Italia.

Un tasso di occupazione medio del 65% è stato stimato per le strutture della Versilia.

Complessivamente soddisfatti gli imprenditori dell’Isola d’Elba, anche se i risultati sono più bassi rispetto alla media delle altre località balneari.

Pasqua sulla montagna toscana

E’ stata una Pasqua invernale sulle montagne della Toscana e la neve abbondante ha permesso l’apertura degli impianti per tutto il weekend, sia all’Abetone sia all’Amiata.

Risultati soddisfacenti per gli operatori, che sperano in un finale di stagione positivo, dopo un inizio deludente per la neve arrivata solo dopo natale.

Pasqua e agriturismo in Toscana

Non c’è stato l’atteso boom di presenze e il tasso di occupazione delle strutture si è attestato al 60% della disponibilità regionale.

In ogni caso l’offerta agrituristica si conferma tra quelle maggiormente preferite per le vacanze pasquali di italiani e stranieri: le strutture con i risultati migliori offrono anche il servizio di ristorazione, gradito dal target delle famiglie.

Pasqua e terme in Toscana

Risultati contrastanti, soprattutto per le due tradizionali località termali: a Montecatini e a Chianciano non sono mancate le imprese che hanno raggiunto tassi di occupazione elevati, ma per molte strutture i risultati sono stati deludenti.

Molto meglio, invece, il trend registrato per le terme “minori”, dove la saturazione delle strutture ha toccato punte dell’85% della disponibilità.

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