Osservatorio Turistico di Destinazione: CST Firenze e comuni della Toscana per promuovere turismo 1


casentino

Il turismo è ormai riconosciuto da tutti come un’attività economica capace di creare crescita e occupazione nei paesi: con circa 1,8 milioni di imprese, principalmente PMI, che occupano il 5,2% circa della manodopera totale (approssimativamente 9,7 milioni di posti di lavoro, di cui una quota considerevole è rappresentata da giovani), l’industria turistica europea genera più del 5% del PIL dell’UE, una percentuale in costante aumento.

Se si considerano i settori attinenti, il contributo del turismo al prodotto interno lordo risulta ancora più elevato: si ritiene infatti che sia all’origine di più del 10% del PIL dell’Unione europea e che fornisca circa il 12% dell’occupazione totale. A tale proposito, se si osserva la tendenza degli ultimi dieci anni, la crescita dell’occupazione nel settore del turismo è stata quasi sempre superiore a quella del resto dell’economia.

Il turismo però è un fenomeno in continua evoluzione, esattamente come la società di oggi: negli ultimi anni infatti molti modelli di riferimento del turismo tradizionale sono stati scardinati in favore di nuovi asset. Conoscere e comprendere l’evoluzione del turismo per un territorio è quindi della massima importanza: solo così infatti è possibile pianificarne lo sviluppo e quindi la crescita economica.

Per questo che il Centro Studi Turistici di Firenze partecipa attivamente fin dall’avvio nel 2010 del Progetto Speciale di Interesse Regionale “Toscana Turistica Sostenibile e Competitiva” che ha avviato la sperimentazione dell’Osservatorio Turistico di Destinazione, secondo il modello proposto dalla rete delle Regioni Europee per un Turismo Sostenibile e Competitivo (NECSTouR) in attuazione dell’Agenda Europea per un turismo sostenibile e competitivo COM (2007) 621.

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Nell’ambito del Progetto è stata prevista una linea di intervento denominata “Creazione della rete regionale delle Destinazioni Turistiche per la sperimentazione del Modello NECSTouR”, con la quale è stata avviata una sperimentazione che coinvolge direttamente le Amministrazioni Comunali.

“Si tratta di uno strumento di governance territoriale, introdotto a livello europeo con il progetto NecsTour – spiega Alessandro Tortelli, direttore del CST Firenze – L’obiettivo di questo strumento è analizzare, monitorare e favorire il dialogo sociale fra amministrazione ed operatori del settore per attivare politiche turistiche finalizzate ad un corretto sviluppo turistico della destinazione”.

La missione di ogni Osservatorio Turistico di Destinazione è pertanto duplice: da una parte deve mettere in campo un modello di misurazione e monitoraggio della sostenibilità e competitività della destinazioni turistica; dall’altra dovrà elaborare attività di dialogo sociale e quindi di progettazione di politiche attive per il miglioramento della sostenibilità e competitività turistica.

Dal 2010 ad oggi CST Firenze ha collaborato, e tuttora lavora, con circa 60 comuni della Toscana che hanno attivato questo strumento di governance con l’obiettivo di definire una strategia di sviluppo turistico per queste destinazioni turistiche di eccellenza.

“Il Centro Studi Turistici di Firenze offre ai comuni la competenza scientifica per la raccolta, elaborazione ed analisi sia dei dati turistici sia degli altri dati inerenti le 10 tematiche Necstour relative a quel territorio – prosegue il direttore Alessandro Tortelli – Questi dati vengono poi discussi con l’amministrazione, le associazioni, gli operatori e tutti gli altri “stakeholders” del settore”.

Sono due infatti gli strumenti fondamentali di un Osservatorio Turistico di Destinazione (OTD):

Osservatorio: ha come compito la raccolta, ogni anno, non solo dei dati su arrivi, presenze, strutture ricettive, posti letto, occupati nel turismo e in attività collegate al turismo, tipologia di turismo prevalente, ma anche su altre tematiche fortemente coinvolte nel settore (consumi energetici, idrici, produzione e smaltimento dei rifiuti, accessibilità e mobilità etc) . L’analisi viene condotta in collaborazione con il Comune e gli operatori di settore.

Laboratorio: ha come obiettivo l’analisi dei dati raccolti e l’attivazione del dialogo sociale tra tutti i soggetti interessati dallo sviluppo turistico di destinazione; in questo quadro si colloca anche la progettazione di azioni finalizzate al miglioramento della sostenibilità e competitività della “destinazione” interessata.

“L’OTD è molto importante perché consente non solo di raccogliere e analizzare dati scientifici ma, mettendo in relazione ente pubblico e operatori del settore, ha la possibilità concreta di dare vita a politiche condivise che aiutino la politica turistica di un territorio” prosegue Tortelli.

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Nel 2014 è terminata la seconda fase del progetto regionale per gli OTD che ha visto la realizzazione di una piattaforma informatica e la messa in rete di tutti gli Osservatori Turistici di Destinazione attualmente esistenti.

“In questi anni abbiamo potuto sperimentare con mano come gli OTD rappresentino davvero un’importante risorsa per il territorio: spesso infatti i comuni sono carenti di strumenti che favoriscono il dialogo con gli operatori, ovvero con coloro che ogni giorno si confrontano con il turista – conclude Alessandro Tortelli, direttore CST Firenze – Inoltre può capitare che la discussione vada anche oltre il singolo comune per abbracciare un intero territorio: è quanto sta avvenendo sull’Amiata, dove la discussione di un percorso di valorizzazione turistica dell’area è partita proprio dagli ODT comunali attivati, o in Casentino, nel Chianti, in Valtiberina, nell’Empolese Valdelsa dove si sta lavorando a strategie condivise di valorizzazione turistica, proprio grazie alle attività degli OTD comunali”

Per avere maggiori informazioni sull’Osservatorio Turistico di Destinazione potete contattare direttamente CST Firenze!


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