Statistiche del turismo: dai report ufficiali all’integrazione con i Big Data


panel statistiche del turismo a bto 2015

Le statistiche del turismo sono un elemento fondamentale per analizzare e comprendere questo importante fenomeno: ma chi è autorizzato a raccogliere i dati e quali sono le metodologie più idonee? A queste domande ha cercato di dare risposta il panel “Le statistiche del turismo, chi?”, con Alessandro Tortelli, direttore di CST Firenze, e Flavia Coccia di Uniocamere, che si è tenuto alla BTO 2015 di Firenze.

“La Statistica è l’arte di raccontare una storia con i numeri – ha spiegato Alessandro Tortelli, nell’intervento che ha aperto l’incontro con gli operatori del settore – E’ importante che questi numeri vengano raccolti correttamente, seguendo le regole ufficiali, stabilite dall’Unione Europea nella disposizione 629/2011”

I principali referenti per le statistiche nel turismo sono cinque: UNWTO, Eurostat, World travel & tourism Council, ETOA, European Travel Commission. Periodicamente queste realtà rendono noti i dati ufficiali del turismo a livello mondiale.

alessandro tortelli a bto 2015 su statistiche del turismo

In Italia le statistiche ufficiali sono realizzate da Istat e Banca d’Italia.
Le principali rilevazioni sono:

Strutture ricettive e movimento clienti: i dati riguardano il movimento clienti nelle strutture ricettive e vengono raccolti da province e regioni per poi confluire in Istat. Ogni azienda è tenuta per legge ad inviare i dati sui propri ospiti entro il 5 del mese successivo. Se un’azienda non adempie all’obbligo alimenta il fenomeno del “tasso di inadempienza”, di cui si deve necessariamente tener conto.

Spesa turistica: è l’indagine campionaria realizzata da Banca d’Italia sugli ingressi alle frontiere e sui relativi livelli di spesa. Nel corso 2015, ad esempio, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 10,5%, quella degli italiani all’estero è diminuita del -1,4% (agosto 2015).

Viaggi e vacanze all’estero: è l’indagine campionaria di Istat sul turismo interno. Ad esempio nel 2014 Istat ha rilevato che sono stati 63mln e 632mila i viaggi compiuti dagli italiani (-9,5%) ed ha constato anche che sono diminuite le vacanze brevi; invariati i viaggi lunghi e per lavoro.

Conto satellite del Turismo: è l’indagine Istat realizzata in un’unica edizione 2010 sul valore economico del turismo in Italia, secondo il quale si stima che l’insieme della attività connesse al turismo produce un valore pari a 82.833 milioni di euro, cioè il 6% del valore totale prodotto dall’intero sistema economico nazionale.

Gli stessi report realizzati in Italia vengono stilati anche all’estero: in Spagna, ad esempio, Frontur corrisponde ai nostri dati sui transiti alle frontiere di Banca d’Italia mentre Egatur analizza i livello di spesa e Familitur è l’indagine sul mercato turistico interno spagnolo. Grazie a questi report è possibile capire qual è lo stato del turismo anche negli altri paesi europei.

statistiche nel turismo

“I numeri in sé però non sono tutto e vanno interpretati e contestualizzati su un dato territorio – ha proseguito Tortelli – Ad esempio, in una precedente edizione di BTO mi venne chiesto come mai, su un portale dedicato al camping, la seconda destinazione in Toscana per il mercato belga-olandese risultasse essere Figline Valdarno: il motivo era legato al fatto che qui si trova uno dei più grandi complessi della Toscana. Conoscere bene il territorio sul quale si deve realizzare una statistica diventa quindi imprescindibile”.

Se le statistiche ufficiali sono fondamentali per capire il turismo, l’evoluzione di questo settore rende sempre più evidente però la necessità di integrarli, a cominciare dai cosiddetti Big Data.

“E’ importante iniziare a considerare nuove forme di misurazione che, partendo dal territorio e dai cambiamenti in corso, consentano di integrare i rapporti ufficiali – ha spiegato Alessandro Tortelli – Ad esempio le statistiche danno su Firenze 3000 strutture ricettive ma un portale come Airbnb conta 5570 appartamenti: in questo caso è necessario cercare di far dialogare tra loro statistiche ufficiali e big data che possono consentirci di conoscere meglio il turismo dei nostri territori.”

Sono tanti gli aspetti del turismo che potrebbero essere analizzati e rilevati, sia dal punto di vista delle imprese (impatto economico di evento; sviluppo socio-economico) che del turista (livello di soddisfazione per i servizi) fino all’impatto sull’ambiente.

“Da tempo CST Firenze si sta specializzando, ad esempio, sull‘analisi dell’impatto economico di un evento sul territorio – ha concluso Alessandro Tortelli – Con Irpet abbiamo realizzato un’indagine, per conto di Ferrari, sull‘Autodromo del Mugello e su quanto questa realtà contribuisca all’economia di quel territorio”.

Tutte le slide su “Statistiche del turismo, chi?” realizzate da CST Firenze

flavia coccia a bto 2015

“Dobbiamo imparare a studiare il turismo in modo differente – ha aggiunto Flavia Coccia di Unioncamere nel suo intervento – Ad esempio una città come Parigi può essere un modello da seguire: usa statistiche ufficiali che integra però con nuovi modelli di rilevazione: dalla qualità percepita dai clienti alle ricadute economiche degli eventi organizzati in città.”

Guarda il video del panel “Le statistiche del turismo, chi?” a BTO 2015:

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