Turismo sostenibile, città d’arte e DMO: confronto per il G7 Turismo a Firenze


Foto di Choi Hyunwoong da Pixabay

Intercettano da sole quasi il 17% delle presenze turistiche totali: sono le 5 grandi città d’arte di Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Milano.

Realtà diverse ma accomunate da problematiche simili che le hanno portate, nel 2013, ad unirsi nel progetto GDITS – Grandi Destinazioni Italiane per il turismo sostenibile, sotto l’egida del Ministero del Turismo.

Per fare il punto sull’andamento del progetto è stato organizzato l’incontro a margine della prima edizione del G7 Turismo a Firenze, che si è tenuta ieri nella sede della Camera di Commercio. A promuovere l’evento è stato il Comune di Firenze in collaborazione con Fondazione Destination Florence.

Presenti rappresentanti del Ministero del Turismo, di Camera di Commercio e gli assessori al turismo delle città coinvolte, che hanno illustrato i progetti sui quali stanno lavorando.

Sul palco anche CST Firenze, con il direttore Alessandro Tortelli, che ha presentato i dati sul turismo nelle 5 città d’arte.

g7 turismo confronto a firenze

Secondo i dati Istat, nel 2023 Roma, Firenze, Napoli, Venezia e Milano hanno accolto 25,5 mln di turisti per un totale di circa 74,9 mln di pernottamenti, con una crescita rispettivamente di 4,8 mln di arrivi e 14,3 mln di pernottamenti sul 2022. Roma conta da sola metà delle presenze.

Come sottolineato dal direttore Tortelli nella presentazione, a colpire di più nell’analisi dei dati sono gli indicatori della pressione turistica.

Con oltre 80 mila presenze per kmq Firenze e Venezia raggiungono la più alta concentrazione territoriale della domanda turistica – ha spiegato Tortelli – Il motivo risiede nelle dimensioni territoriale delle due città, nettamente più piccole rispetto alle grandi metropoli di Roma Milano e Napoli”.

alessandro tortelli confronto. G7 turismo

La pressione dei flussi in rapporto alla popolazione residente è più elevata a Venezia (50 presenze per abitante), seguita da Firenze (25 presenze per abitante) con un indice superiore alla media delle altre città.

Ad incidere maggiormente sono le presenze dei turisti stranieri (74%) ed anche in questo caso il peso è più elevato per Firenze (80,4%) e Venezia (86,6%). Nel 2023 le 5 città d’arte hanno intercettato il 9,2% del movimento turistico complessivo degli italiani e il 23,6% degli stranieri.

Sempre dai dati Istat è stato possibile calcolare l’offerta ricettiva composta da oltre 37 mila esercizi e 481 mila posti letto, il 9,2% del totale nazionale.

A questi dati però sono da sommare quelli relativi al fenomeno degli affitti brevi. Secondo il portale AirDNA, ad ottobre 2024 le inserzioni attive su Airbnb nelle prime 5 città d’arte italiane ammontavano a 79 mila unità, di cui 12.000 su Firenze.

Inoltre, l’altro fenomeno che insiste sulle grandi città d’arte è quello dei turisti escursionisti (chi visita la città in giornata), calcolabile in circa il 25% delle presenze turistiche ufficiali. La stima per le 5 città d’arte è di circa 19 mln di visite giornaliere nel 2023.

Solo su Firenze, i dati dei ticket dei bus turistici hanno consentito di calcolare per il 2023 circa 1,5 mln di arrivi all’anno – ha concluso il direttore Alessandro Tortelli – A questi però sono da aggiungere gli arrivi in treno, in auto o con bus non registrati. L’ultima rilevazione ufficiale in questo senso per Firenze risale al 2018 e contava circa 4,5 mln di arrivi all’anno”.

L’analisi dei dati è fondamentale per consentire di governare un fenomeno complesso come quello del turismo. Per farlo sempre più spesso si ricorre alle DMO, Destination Management Organization.

Al loro ruolo e al confronto tra esempi virtuosi è stato dedicato il secondo incontro organizzata da Comune di Firenze e Fondazione Destination Florence nella sede di Camera di Commercio, a margine del G7 Turismo. A moderare il confronto è stato il direttore di CST Firenze Alessandro Tortelli.

Sul palco non solo i rappresentanti delle DMO di grandi destinazioni come Firenze e Milano ma anche di realtà come Bologna, Verona-Garda e Torino. Ad unirle la partecipazione a City Destination Alliance, associazione che riunisce 122 DMO europee da 38 paesi, di cui 9 italiane.

Come emerso nel confronto, la struttura giuridica delle DMO in Europa può essere varia (realtà pubblico-private, realtà totalmente private, Fondazioni etc) ma a determinarne l’efficacia sono 4 elementi:

  • La capacità di far lavorare insieme pubblico e privato
  • La necessità di avere al proprio interno professionalità adeguate
  • La necessità di lavorare sul turismo a 360° e non solo come promozione.
  • L’ampliamento dei territori rispetto alla sola destinazione.

Come emerso dal dibattito, al momento in Italia non esistano linee guida per le DMO, che quindi possono solo lavorare sui prodotti turistici o dare suggerimenti alle Amministrazioni in materia di scelte politiche.

Per questo dalla discussione è emerso un invito al Ministero del Turismo ad intervenire in questa direzione, per fornire alle DMO gli strumenti per poter lavorare seriamente alla gestione del turismo in Italia.

La giornata di apertura del G7 Turismo a Firenze è stata anche l’occasione per inaugurare il nuovo Firenze Welcome Center, il punto di accoglienza turistica di Firenze e dell’area metropolitana.

Situato in Piazza Stazione n.5, l’infopoint è dotato di punto accoglienza, bookshop e caffetteria e affaccia sul chiostro di Santa Maria Novella.

A tagliare il nastro è stata la sindaca di Firenze Sara Funaro, accompagnata dall’assessore al turismo Jacopo Vicini, dall’assessore alla cultura Giovanni Bettarini e dal presidente di Coeso, Giacomo Billi.

Guarda la photogallery della giornata:


Sai che CST Firenze offre servizi di consulenza ad Istituzioni pubbliche e privati per la gestione del turismo?

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