Estate 2014: Istat conferma calo di arrivi e presenze in strutture ricettive


estate 2014

Nel trimestre luglio-settembre 2014, sulla base dei dati provvisori, gli arrivi nelle strutture ricettive in Italia si sono attestati sotto i 40 milioni mentre le presenze sono state poco più di 182 milioni: è quanto attestano i dati del rapporto Istat sui “Movimenti dei clienti negli esercizi ricettivi” e dai quali si evidenzia una diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2013, rispettivamente del 2,3%, e del 3,3%.

Secondo ISTAT nel terzo trimestre 2014 le presenze degli italiani si sono fermate poco sopra i 96 milioni, cioè il 52,8% delle presenze totali; gli stranieri invece sono stati 86 milioni. Nello stesso periodo le presenze negli esercizi alberghieri sono state 109 milioni, pari al 60%, mentre le presenze negli esercizi extralberghieri ammontano a circa 73 milioni.

Le presenze in strutture ricettive sono diminuite per entrambe le componenti della clientela: -4,6% quelle degli italiani, -1,7% quelle degli stranieri. Anche le presenze per tipologia evidenziano cali sia per le strutture alberghiere (-2,8%) sia per quelle extralberghiere (-4,0%).

La permanenza media passa da 4,62 giornate nel terzo trimestre del 2013 a 4,57 nel medesimo periodo del 2014, con valori in calo per entrambe le componenti della clientela.

I dati Istat hanno confermato, quindi, le preoccupazioni espresse dalle imprese nel corso dell’estate, ma soprattutto le stime formulate dai diversi centri di ricerca: dunque, la stagione estiva 2014, complici il perdurare della crisi economica e le difficili condizioni atmosferiche, ha fatto segnare valori negativi per arrivi e presenze in strutture ricettive rispetto all’estate 2013.

estate 2014 strutture ricettive istat

Da sottolineare come gli osservatori congiunturali del Centro Studi Turistici di Firenze avevano già rilevato lo stesso trend tra la fine del mese di agosto e l’inizio di settembre 2014.

Nonostante il quadro descritto da Istat sia tutto contrassegnato da valori negativi, il diverso andamento della domanda italiana (-4,6%) e della domanda estera (-1,7%) ha fatto la differenza nelle aree del Paese con un mercato fortemente internazionalizzato: in molti casi, infatti, le strutture ricettive hanno contenuto le perdite, in altri hanno addirittura registrato valori di stabilità o di leggera crescita.

Un esempio in questo caso è dato dalla città di Firenze, che nel corso del 2014 ha visto aumentare arrivi e presenza nelle strutture ricettive, come testimoniato dai dati elaborati dalla Città Metropolitana e dal CST Firenze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *