DMO, sostenibilità e Intelligenza Artificiale: i temi per le Destinazioni a BTO 2023


Intelligenza artificiale ma anche turismo sostenibile, ruolo delle DMO, nuovi linguaggi culturali: tanti i temi affrontati a BTO 2023 per le Destinazioni turistiche.

La manifestazione dedicata a chi opera nel mondo del turismo si è tenuta il 22 e 23 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze.

Due giorni caratterizzati da un ricco programma di panel, suddivisi nei 4 topic principali: Destination, Hospitality, Food and Wine, Digital Strategy & Innovation.

Quest’anno CST Firenze è stato partner scientifico di BTO.


Oltre ad organizzare il panel Destinazioni Digitali, ha collaborato alla stesura del programma per il settore delle Destinazioni, coordinato da Emma Taveri.

Oltre 20 gli appuntamenti, durante i quali sono stati affrontati, tra gli altri, temi legati alla gestione della destinazione: dal ruolo delle DMO, al turismo sostenibile, dalle situazioni di crisi fino ai nuovi linguaggi della promozione turistica e agli strumenti dell’intelligenza artificiale.

A confrontarsi realtà nazionali ed internazionali che hanno portato esempi e progetti in corso.

DMO: QUALE RUOLO NELLA GESTIONE DELLE DESTINAZIONI?

In una realtà complessa come quelle di oggi, dove il fenomeno dell’overtourism rende necessario rivedere le politiche in chiave di sostenibilità, nel panel ”DMO e HR: prima dell’intelligenza artificiale, quali intelligenze umane?” è emerso come il compito delle DMO è sempre meno quello di promuovere la destinazione e sempre più quello di gestirla.

Ma come è possibile gestire realtà così complesse e come una DMO dovrebbe lavorare? A spiegarlo l’indagine realizzata per Unioncamere Veneto, che ha confrontato le DMO di diverse destinazioni, individuando elementi caratterizzanti per il successo:

  • 1. Investire sul personale (almeno il 25/30% del fatturato) per poter garantire competenze e professionalità.
  • 2. Lavorare su tutte le tipologie di prodotto turistico
  • 3. Sviluppare una linea di ricavi propri, attraverso la vendita di prodotto finali.
  • 4. Essere multi-destinazioni, ovvero lavorare su aree molto ampie.

Tra gli esempi portati ci sono stati Bologna Welcome, DMO che gestisce l’area di Bologna-Modena, e Fondazione Visit Valencia, che gestisce il turismo nella città spagnola. Quest’ultima ha illustrato il progetto in corso per ridurre del numero di turisti senza far diminuire l’apporto all’economia locale.

SOSTENIBILITA’ COME CHIAVE PER LO SVILUPPO DELLE DESTINAZIONI

Sono stati numerosi i panel dedicati al tema del turismo sostenibile, dell’overtourim e della carbon neutrality, a dimostrazione della sensibilità verso il tema.

La sostenibilità infatti non può più essere considerata solo un prodotto turistico ma deve essere parte dello sviluppo di una destinazione. Le soluzioni non possono essere univoche, ogni destinazione deve capire come lavorare ma il punto di partenza non può che essere rappresentato dal rapporto con le comunità locali e le istituzioni.

Tra i casi portati all’attenzione quello della regione Trentino Alto Adige.
Trentino Marketing ha infatti annunciato di stare lavorando per ridurre le presenze del 10% nei periodi di alta stagione, aumentandole invece in bassa stagione. L’obiettivo è riequilibrare i flussi a vantaggio di residenti e turisti.

Come esempio, è stato portato il Lago di Molveno, area divenuta critica per l’overtourism. Dal 2022 è partito un progetto che ha individuato la capacità di carico, ovvero il numero massimo di persone che possono visitare l’area nello stesso momento senza impattare su ambiente e abitanti. Grazie ad incontri con operatori, rilevamento di dati, sentiment, questionari ai visitatori, sono state individuate azioni che inizieranno ad essere messe in atto dall’estate 2024 per ridurre i flussi.

Il coinvolgimento del territorio è stato il punto di partenza per il piano di sostenibilità di Valencia gestito da Fondazione Visit Valencia. Il progetto è partito nel 2016 e il primo step è stato far capire l’importanza della sostenibilità ad imprese e istituzioni. L’investimento sulla sostenibilità è stato tale da meritare alla città il titolo di capitale verde europea per il 2024.

Il problema del sovraffollamento turistico interessa anche la città di Dubrovnik, in Croazia, divenuta popolare in seguito al successo della serie Games of Thrones. La risposta è stata il progetto “Respect the city”, ispirato all’esempio della Danimarca.
Tra le attività messe in atto, la riduzione dei flussi dalle crociere con uno limite imporsto al numero di arrivi giornaliere.
Non solo, la città ha attivato un sistema di rilevamento delle presenze tramite telecamere e grazie all’intelligenza artificiale ha creato un sistema di previsione dei flussi nel centro storico, per redistribuire le visite.

TURISMO IN TEMPI DI CRISI, NUOVI LINGUAGGI E STRUMENTI PROMOZIONALI

E’ possibile per un paese in guerra occuparsi di turismo? La risposta è sì.

Mariana Oleskiv, del Tourism Development of Ukraine è intervenuta a BTO per spiegare come, nonostante il conflitto bellico, l’Ente del turismo è al lavoro sul futuro della destinazione, soprattutto investendo sulle infrastrutture (strutture ricettive, attrazioni e accessibilità). L’obiettivo è ripartire appena la guerra finirà, con una campagna promozionale sui mercati esteri.
Tra i progetti la creazione di una rotta della commemorazione dedicata a ricostruire la storia del conflitto in atto.

Di nuovi strumenti di comunicazione per le destinazioni culturali hanno parlato invece Paolo Giulierini, ex direttore del Mann e Fabio Viola, esperto di gaming. Non sono mancati infine panel dedicati all’utilizzo di nuove tecnologie, come l’IA applicata alla promozione e l’uso di social come TikTok.

Tutte le videoregistrazioni dei panel di Destinan saranno resi disponibili nei prossimi giorni nel portale di MyBTo, insieme ai video dell’intera BTO 2023.

Per informazioni è possibile consultare il sito di BTO 2023.

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