Destination Weddings in Tuscany: oltre € 107 mln in Toscana dal wedding tourism


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Quasi 2000 eventi nel 2014 per un fatturato stimato di 107,6 milioni di euro: sono i numeri di Destination Weddings in Tuscany la prima indagine sul fenomeno del wedding tourism realizzata da Centro Studi Turistici di Firenze.

L’indagine è stata presentata il 12 maggio in un convegno organizzato con Toscana Promozione, a Villa La Vedetta, sulle colline di piazzale Michelangelo a Firenze: l’evento ha coinvolto rappresentanti degli enti locali e 130 operatori del settore, proveniente da tutta la regione, che hanno tracciato un bilancio del settore del wedding tourism.

“Gli ultimi dieci anni hanno visto l’esplosione del fenomeno in Toscana e in questo senso i numeri dello studio lo confermano – ha spiegato Gianfranco Lorenzo, direttore ricerca del Centro Studi Turistici – Nel 2014 il fatturato stimato è stato di 107,6 milioni di euro, con ben 1.963 matrimoni di coppie di stranieri che hanno scelto come scenario una località della Toscana e che hanno generato 94.134 arrivi e ben 405.246 presenze.”

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Secondo i dati della ricerca, effettuata da Ilaria Nuccio, la spesa media di ogni evento è stata di € 54.836. Le coppie sono arrivate in prevalenza dal Regno Unito (39,7% per 43,6 milioni di euro stimati), seguito da Usa (15,4% per 12,1 milioni), Australia (6,8% per 6,7 milioni euro), Olanda (4,3%), Germania (3,8%), Irlanda (3,6%), Canada (3,3%), Norvegia (3%), Brasile (2,6%), e Russia (2,4%).

Per le celebrazioni dei matrimoni i comuni più richiesti in assoluto vedono Firenze al primo posto con il 14,1%, seguita da Fiesole (9,1%), Castelnuovo Berardenga (7,2%), Certaldo (5,5%), Greve in Chianti (5,2%).

Le locations per le cerimonie sono state circa 600: ha prevalso il matrimonio in villa (41,2%) seguito da agriturismo (20,1%), castello (15,6%), luxury hotel (14,9%) e Comune (4,9%). Il rito è stato per lo più simbolico (39,6%), seguito dal civile (31,8%) e da quello religioso (28,6%).

Destination Weddings in Tuscany ha preso in considerazione anche le principali province della Toscana coinvolte dal fenomeno: Firenze, Siena, Arezzo, Pisa e Lucca.

La provincia più gettonata è stata Firenze, che ha intercettato il 50% del mercato con un fatturato stimato di 55,2 milioni di euro, 47.161 arrivi e 206.565 presenze. I matrimoni si sono svolti per la maggior parte nel comune di Firenze, seguito da Fiesole e Certaldo: di questi ben il 67,1% è stato organizzato da wedding planner. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (40,2%), in estate (59,7%) e con rito simbolico (41,9%).

ilaria nuccio presneta dati dwtuscany

Siena è stata la seconda provincia più richiesta per il 23,8% del mercato e un fatturato stimato di 22,4 milioni di euro. 22.216 gli arrivi e 98.859 i pernottamenti collegati al fenomeno. I comuni con il più alto numero di celebrazioni sono stati Castelnuovo Berardenga, Pienza e Chiusdino. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (38,8%) in estate (67,6%) e con rito simbolico (39,1%)

Arezzo ha rappresentato l’8,8% della quota di mercato con un fatturato stimato in 8,9 milioni di euro. Gli arrivi sono stati 8.566 per 36.749 presenze. I comuni più ricercati sono stati Cortona, Loro Ciuffenna e Bucine. L’evento tipo è stato il matrimonio in agriturismo (43,5%) in estate (59,6%) e con rito simbolico (41,7%).

Pisa ha conquistato il 7,1% del mercato con un fatturato stimato di 6,9 milioni di euro. Qui gli arrivi sono stati 6401 per 27.653 presenze. Le località più richieste sono state Volterra, San Miniato e Palaia. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (61,3%) in estate (60,9%) con rito civile (55,2%).

Infine la provincia di Lucca con il 6,1% del mercato e un fatturato di 6,4 milioni di euro. Il wedding tourism ha determinato 5.648 arrivi e 23.722 pernottamenti. I comuni più richiesti sono stati Lucca, Barga e Borgo a Mozzano. L’evento tipo è stato il matrimonio in villa (65,2%), in estate (75%) e con rito simbolico (42,9%).

Il fenomeno del wedding tourism coinvolge circa 2800 operatori, tra cui 400 fotografi e 325 Wedding Planner, molti dei quali con sede in altre regioni d’Italia o addirittura in paesi esteri.

alessandro tortelli chiude dw tuscany

“Riflettere su un fenomeno come quello del destination wedding non è scontato, soprattutto per chi non ne conosce le caratteristiche: parliamo di persone che scelgono la nostra regione come scenario per il loro giorno più bello e memorabile, ma anche di un mercato che spesso si inserisce nel segmento luxury e che muove un indotto fatto di location e di una miriade di fornitori – ha concluso Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici – Questo settore ha bisogno di uno stretto rapporto tra operatori e amministrazioni: per questo è necessario continuare a monitorare il wedding tourism cosi da poter fornire strumenti utili per la sua comprensione e il suo sviluppo”

Durante il dibattito che è seguito alla presentazione della ricerca e nel quale si sono confrontati operatori del settore e amministratori locali, è stata anche annunciata la candidatura di Firenze all’Annual Destination Wedding Planners Congress 2016, congresso mondiale dei wedding planners, da parte di Florence Convention Bureau: la decisione finale è attesa per i primi di giugno.

La presentazione di Destination Weddings in Tuscany è stata seguita in diretta anche sui canali social di CST Firenze, con hashtag #DWTuscany!

Scarica le slides di Destination Weddings in Tuscany con tutti i dati sul wedding tourism in Toscana!

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