
La sostenibilità ambientale e le eccellenze locali nel settore enogastronomico: è il tema del secondo contributo italiano alla CredInGreen Policy Paper, il documento realizzato nell’ambito del progetto europeo CredInGreen.
L’obiettivo della Policy Paper è fornire spunti di riflessione sul tema della sostenibilità mettendo a confronto le politiche europee attuate in Germania, Italia, Romania, Portogallo e Austria. L’Italia ha fornito 4 contributi, pubblicati in lingua inglese.
Nei mesi scorsi abbiamo pubblicato la traduzione del primo contributo dedicato alle politiche per gli investimento sui territori. Oggi vi proponiamo il secondo intervento dedicato al settore dell’agricoltura e in particolare al rapporto tra sostenibilità e valorizzazione delle eccellenze locali in Toscana.
ECCELLENZE LOCALI PER LA SOSTENIBILITA’
Un’esperienza virtuosa e riproducibile della Regione Toscana
di Zsofia Jobbagy, Consorzio Coeso
Quando si parla di sostenibilità e turismo, non bisogna dimenticare che sono molti i motivi che possono impattare sulla capacità di attrarre e sulla soddisfazione dei visitatori. Le pale eoliche e i pannelli solari, ad esempio, sono temi già ampiamente dibattuti pubblicamente. Tuttavia, esistono strategie che invece rafforzano il legame con il territorio attraverso azioni che favoriscono la sostenibilità. È il caso dell’agricoltura, un settore attraverso il quale le regioni esprimono la loro diversità, nel riflesso sulla produzione enogastronomica. Il sistema agricolo e alimentare europeo, la così detta Politica Agricola Comune, prevede standard elevati e comuni per la qualità, la salute dei consumatori, la costanza dell’offerta e i valori nutrizionali.
Anche il Green Deal ha una componente agricola finalizzata all’accelerazione verso la sostenibilità, che porterà benefici ambientali, sociali e sanitari, prestando attenzione a una distribuzione più equa dei ricavi.
Il programma ha quattro obiettivi legati alla tutela dell’ambiente, al cambiamento climatico e al mantenimento della biodiversità:
a) garantire la sicurezza alimentare;
b) ridurre l’impronta ambientale della coltivazione e della produzione;
c) rafforzare la resilienza del sistema;
d) guidare il sistema verso una sostenibilità competitiva dal produttore al consumatore.
L’attenzione al chilometro zero e alla tipicità degli elementi è un fattore che ha già attirato l’attenzione a livello locale. Dal 2000 la Regione Toscana ha promosso il programma “Vetrina Toscana a Tavola”, volto a valorizzare realtà locali, produzione, consumo e distribuzione a km zero. Sebbene il documento di programma non faccia esplicito riferimento alla tutela dell’ambiente, il percorso seguito – basato principalmente sulla conservazione dei prodotti tipici – ne anticipa già i principi, perseguendo anche obiettivi legati alla sostenibilità culturale, sociale ed economica. La sostenibilità è uno dei capisaldi e comporta l’utilizzo di prodotti locali, il ricorso al biologico e alla filiera corta, il rispetto della stagionalità e dell’identità del territorio, nonché la cucina circolare fino al plastic free, un approccio moderno che ha origini antiche.
In pratica, il programma ha lavorato per sostenere la rete di esercizi commerciali di vicinato; supportare i produttori con una rete di distribuzione locale; favorire la conoscenza del territorio e dei suoi prodotti; sviluppare la cooperazione tra agricoltura, ristorazione, commercio e turismo; promuovere l’adesione ai protocolli di qualità. Ha curato la creazione di reti di imprese che aderiscono, ha creato un marchio e ha coordinato le linee di comunicazione, fornendo informazioni e diffondendo l’immagine dei prodotti e della rete creata intorno ad essi. Gli obiettivi sono perseguiti attraverso progetti specifici.
Nel tempo, il valore turistico di “Vetrina Toscana a Tavola” è cresciuto, assumendo l’impegno di promuovere un turismo responsabile, coniugando filiera corta per l’enogastronomia, produzione di qualità e territori unici. La miscela crea nuove economie, modelli di consumo consapevole e modalità innovative di promozione delle tradizioni toscane”, come riporta il sito www.vetrina.toscana.it.
Il campo di azione è stato poi esteso agli eventi culturali e alle produzioni artigianali, che possono ottenere un premio d’oro, d’argento o di bronzo a seconda del numero di iniziative organizzate nel corso dell’anno.
Ad oggi, i membri sono 1000 ristoranti, 300 punti di ristoro e 150 produttori. I dipartimenti regionali coinvolti sono quelli che si occupano di attività produttive, finanza, turismo, commercio e agricoltura. Il programma è coordinato dall’Assessorato allo Sviluppo Eco- nomico/Servizio Commercio e Cooperazione in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità, ARSIA, ARTEX e Toscana Promozione ed è cofinanziato dalla Regione Toscana e da Unioncamere Toscana. L’attuazione del progetto è curata da Unioncamere Toscana in collaborazione con i CAT – Centri di Assistenza Tecnica Regionale delle associazioni datoriali Confcommercio, Confeserecenti, FIEPET e FIPE.
La CredInGreen Policy Paper è disponibile online e può essere scaricata gratuitamente in lingua inglese.
Nei prossimi mesi verranno pubblicate le traduzioni degli ultimi 2 contributi dall’Italia.
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