Cicloturismo in Italia: un mercato in crescita da oltre 4 mld di spesa


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Un volume d’affari che in Europa si attesta sui 44 mld di euro, con una crescita del +8% nel 2020: sono i numeri del cicloturismo, un settore che sta incontrando sempre più il favore generale, grazie alla combinazione tra natura, divertimento e sostenibilità.

Come dimostrato in un nuovo studio realizzato da Centro Studi Turistici di Firenze per il Comune di Rapolano Terme, il cicloturismo è un settore in grande crescita, complice anche il dopo pandemia.

Un mercato nel quale l’Italia ha deciso di investire con l’approvazione, nelle scorse settimane, del Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024, che stanzia oltre 400 mln di euro per le ciclovie turistiche.

Cicloturismo in Italia: numeri, tendenze e identikit del cicloturista

L’indagine di CST Firenze aveva come obiettivo quello di analizzare le prospettive del cicloturismo nelle Crete senesi, partendo da un’analisi generale del mercato e dalla tipologia del cicloturista.

Secondo quanto emerso, solo nel 2020 il cicloturismo in Europa è cresciuto del +8% ed ha registra un volume d’affari pari a 44 mld. Come volume di affari, il cicloturismo è superiore al settore crociere, con il 16% in più di valore attivato.

In Italia sono 10,7 mln gli appassionati di ciclismo, in gran parte uomini. Il cicloturista ha un’età compresa tra i 45 e 55 anni ed il reddito è medio-alto. 4 cicloturisti su 10 praticano ciclismo su strada, solo il 3% si dedica alla MTB mentre ben il 34% si avvale delle e-Bike, a conferma di un forte interesse per la sostenibilità.

Nel 2019 in Italia i pernottamenti di cicloturisti italiani sono stati oltre 20 mln per una spesa complessiva di 1,7 mld; ben oltre 34 mln i pernottamenti di cicloturisti stranieri (62%) per una spesa di 2,9 mld. Il mercato principale di provenienza è la Germania, seguita da Austria e Francia.

Le regioni più richieste sono Toscana, Veneto, Sicilia e Piemonte e il periodo di vacanza va, di solito, dalla primavera all’autunno. Ad influenzare la scelta dei viaggi è spesso il passaparola, soprattuto sul web: si stima che internet sarà sempre più il principale canale di ricerca di informazioni.

Infine, ben 8 cicloturisti su 10 noleggiano la propria bicicletta, per avere a disposizione, in ogni viaggio, il modello più adatto e tra le richieste più frequenti ci sono percorsi gps e servizi dedicati, a cominciare da assistenza e riparazioni.

Il cicloturismo è un settore in netta crescita che richiede infrastrutture e servizi specifici – spiega Sandro Billi, responsabile del settore sviluppo di CST Firenze che ha curato l’indagine – Se una destinazione vuole entrare in questo mercato, quindi, è necessario che investa per strutturare una proposta fatta di itinerari e servizi”.

Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica 2022-2024

Per incentivare l’utilizzo della bicicletta in Italia, nelle scorse settimana il Ministero del Turismo ha presentato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed extraurbana 2022-2024: l’obiettivo di far diventare la bicicletta un mezzo di spostamento sempre più integrato sia per la quotidianità che per il turismo.

Tra le risorse stanziate, infatti, sono previsti oltre 400 mln di euro destinate alla realizzazione di almeno 1.235 Km aggiuntivi di ciclovie turistiche entro giugno 2026.

Sono 10 le ciclovie che riceveranno i finanziamenti: Ciclovia Tirrenica (61,12 mln di euro); Ciclovia Adriatica (118 mln di euro); Ciclovia Ven-To( 67,62 mln di euro); Ciclovia del Sole (39,12 mln di euro); Ciclovia della Sardegna (49,62 mln di euro); Ciclovia Acquedotto Pugliese (56,12 mln di euro); Ciclovia della Magna Grecia (78,12 mln di euro); Ciclovia del Garda (46,62 mln di euro); Ciclovia GRAB (14,88 mln di euro); Ciclovia Trieste – Lignano Sabbiadoro – Venezia (46,62 mln di euro).

Le ciclovie faranno parte della Rete ciclabile Nazionale, denominata, Bicitalia: 20 percorsi collegati ad itinerari regionali e metropolitani e integrati nei percorsi di Eurovelo, il sistema di mobilità ciclabile che l’Europa sta realizzando. Il piano fornisce anche tutte le indicazioni per procedere alla creazione di itinerari ciclabili urbani e metropolitani.

Scarica il Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed extraurbana 2022-2024

Come avvenuto per i cammini e il trekking, l’Italia sta cercando di adeguarsi ad una richiesta sempre più pressante da parte dei viaggiatori e il piano messo in campo dal Governo è ambizioso – conclude Sandro Billi, collaboratore CST Firenze – Regioni e singole destinazioni possono adesso lavorare per migliorare la propria offerta e provare ad intercettare così questo importante settore”.


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