Cicloturismo 2025: numeri, tendenze e strategie per i territori


Entro il 2030 il turismo sportivo raggiungerà i 2100 miliardi di dollari di valore a livello globale: è quanto prevede Grand New Research attestando la dinamicità del settore. Dati confermati dai numeri dell’Europa dove il turismo sportivo ha generato 259 miliardi di dollari nel 2023 con la previsione di superare gli 800 miliardi entro il 2030.

Tra i settori a più alto potenziale emerge il cicloturismo, in grado di coniugare sostenibilità, innovazione e sviluppo locale, consentendo di valorizzare territori, allungare la stagionalità e attrarre viaggiatori di qualità.

Nel 2023 in Italia i cicloturisti sono stati 7,5 mln, in crescita del +18%.

Secondo i report “Ecosistema della Bicicletta 2024” di Banca IFIS e “Viaggiare con la bici 2024” di Isnart, Unioncamere e Legambiente, il settore in Italia si dimostra sempre più maturo e dinamico, con un valore di 9,4 mld nel 2023.

I cicloturisti dimostrano una spiccata propensione alla spesa, alla permanenza prolungata e alla fruizione di servizi locali.

Tra i servizi ritenuti indispensabili ci sono:

• punti di rifornimento d’acqua (47,4%)
• aree di ristoro e riposo (46%)
• punti di primo soccorso (42%)
• segnaletica dedicata (36,1%) e mappe (35%)
• noleggio bici (38,3%) e ciclofficine (34%)

Uno sguardo alle dinamiche del mercato arriva anche dall’indagine internazionale “State of the Cycling Tour Operators Industry 2024”, di ATTA, ECF, EuroVelo e Cyclesummit.

L’indagine ha coinvolto 245 tour operator specializzati, di cui il 69% con sede in Europa.

Gli operatori confermano un forte incremento della domanda, soprattutto verso destinazioni che sappiano offrire percorsi sicuri, ospitalità bike-friendly, servizi tecnici e un’identità territoriale ben riconoscibile.

L’Italia in particolare è al primo posto come destinazione, seguita da Francia e Germania.

Tra le regioni italiane, la Toscana si distingue come meta d’eccellenza per il cicloturismo, insieme al Trentino-Alto Adige.

A favorirla non solo l’estensione della rete ciclabile – oltre 25.000 km tra pianura, collina e montagna – ma anche il radicamento culturale del ciclismo nel tessuto sociale e identitario del territorio.

in Toscana il cicloturismo è cultura e passione, alimentata da grandi nomi della storia del ciclismo (Bartali, Magni, Bettini), da eventi storici come l’Eroica (oltre 9.000 partecipanti nel 2024, di cui il 41% stranieri), e da una rete di 14 ciclostoriche diffuse in tutta la regione.

La Grand Départ del Tour de France 2024 da Firenze rappresenta un esempio emblematico del potenziale economico e mediatico del cicloturismo.

I dati stimati raccontano un evento con:

• 162.000 presenze turistiche da fuori provincia;
• 83.000 pernottamenti nell’area metropolitana fiorentina;
• una spesa di oltre 20,7 mln di euro che ha impattato sulla Toscana
• un’esposizione mediatica stimata in 60 milioni di euro a livello globale.

Un ritorno economico e d’immagine straordinario, che testimonia quanto il cicloturismo possa attivare processi virtuosi di promozione e sviluppo economico integrato.

Il 2025 conferma quindi il cicloturismo come uno dei settori più promettenti del turismo sportivo, esperienziale e sostenibile.
Non si tratta più solo di una tendenza, ma di una componente strutturale dell’economia turistica territoriale.

A questo punto diventa essenziale osservare e monitorare questo fenomeno con strumenti analitici evoluti, al fine di orientare le politiche di sviluppo, l’offerta formativa e le strategie di marketing territoriale – commenta Alessandro Tortelli, direttore CST Firenze – Il viaggio su due ruote può rappresentare una chiave d’accesso privilegiata a una nuova visione del turismo: più lenta, consapevole, inclusiva e rigenerativa”.


Sai che CST Firenze lavora con Enti Pubblici e privati per aiutarli a monitorare, analizzare e comprendere
il turismo in tutti i suoi aspetti?

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