Non solo Destination wedding ma anche gamification, enogastronomia, innovazione e marketing territoriale: sono stati numerosi e vari i temi affrontati durante BIT 2019, la Borsa Internazionale del Turismo che si è tenuta a Milano dal 10 al 12 febbraio. Oltre 1.300 gli espositori che hanno partecipato a questa edizione e oltre 140 i convegni.
Tra i temi affrontati nei diversi focus di BIT 2019 anche le nuove forme di gestione del turismo e del marketing territoriale e l’uso della gamification: proprio a questi argomenti è stato dedicato il panel organizzato da Guida Viaggi “Il destination management dalla scuola, all’aggregazione delle imprese, ai videogame”.
A confrontarsi sono stati Giancarlo dell’Orco, destination manager, Maurizio Amoroso, fondatore di Entertainment Game Apps e Sonia Pallai, del Centro Studi Turistici di Firenze, moderati dalla giornalista Paola Baldacci.
“Il turismo oggi è cambiato e coinvolge l’intero territorio – ha spiegato il destination manager, Giancarlo dell’Orco – E’ importante quindi che ogni cittadino ne sia consapevole, così da poter contribuire egli stesso alla promozione della propria destinazione”.
Un esempio in questo senso è il progetto di turismo territoriale “Maremma Networking” realizzato con le scuole della Maremma: gli studenti infatti sono stati coinvolti in attività che li hanno portati a conoscere il territorio e a realizzare poi contenuti per la sua promozione. Una tipologia di lavoro che, in altre forme, può essere declinata anche sulle aziende per farle diventare veicolo di promozione del territorio, oltre che di se stesse, in un progetto di rete.
Tra i nuovi strumenti utilizzati per promuovere i territori dal punto di vista turistico c’è anche la gamification: un esempio è MiRasna, videogioco realizzato da Entertainment Game Apps per raccontare la storia degli Etruschi. Un progetto che coinvolge tre regioni come Toscana, Umbria e Lazio, e che interessa numerosi musei e aree archeologiche.
“MiRasna è oggi tra i 100 giochi di strategia più scaricati in Italia: consente non solo di divertirsi, imparando come vivevano gli Etruschi, ma anche di conoscere i reperti presenti nei musei e nelle aree archeologiche di quei territori; inoltre, in alcuni casi, è possibile scaricare itinerari da usare per visitare i luoghi – ha spiegato Maurizio Amoroso, fondatore di EGApps – Il progetto permette alle realtà coinvolte non solo di farsi conoscere ma anche di guadagnare in servizi: il 3% degli introiti ottenuti, infatti, viene re-investito da Entertainment Game Apps sui territori stessi”.
Coordinare e gestire i singoli attori del processo di promozione di un territorio è una delle sfide che con le quali si stanno confrontando anche le regioni, a cominciare dalla Toscana: qui nel 2018 è diventata operativa la nuova legge sul turismo.
“La Toscana ha creato un nuovo modello di governance per fronteggiare i cambiamenti del turismo – ha spiegato Sonia Pallai di CST Firenze – La scelta è stata quella di dare voce ai singoli territori mettendo al centro di tutto i comuni e creando due strumenti di collegamento con la cabina di regia regionale: gli ambiti turistici territoriali, che uniscono i comuni in 28 macro-realtà territoriali, e i prodotti turistici omogenei, che consentono a comuni di territori diversi di unirsi per promuovere prodotti omogenei come la Francigena, gli Etruschi, come il wedding, lo sport o altri tipi di attività ed esperienze”.
Gli ATO già costituti sono 21 su 28 ed è stato già approvato il primo prodotto turistico regionale, La Via Francigena. “La nuova governance consente non solo alla Regione Toscana di essere a fianco dei territori, grazie a Toscana Promozione Turistica – ha concluso Sonia Pallai, chiudendo il panel a BIT 2019 – ma soprattutto ai comuni di mantenere un rapporto stretto con i propri operatori, grazie agli Osservatori Turistici di Destinazione, dove pubblico e privato lavorano insieme alla promozione della destinazione e/o del singolo prodotto”.