Un valore pari a 45,5 milioni di euro: è il PIL generato da Barberino Designer Outlet nel sistema economico locale del Mugello, secondo i dati raccolti da IRPET.
I numeri sono stati resi noti in occasione della conferenza stampa per i dieci anni di attività del Barberino Designer Outlet – MacArthurGlen, che si è tenuta in Palazzo Vecchio, a Firenze, alla presenza di Giovanni Bettarini, assessore al turismo del Comune di Firenze, di Chiara Bellomo, Centre Manager dell’Outlet e di Federico Ignesti, presidente dell’Unione die Comuni del Mugello.
Secondo quanto illustrato da Chiara Bellomo, il PIL generato dall’outlet è pari al 4,5% del PIL totale del Mugello, per un valore di 7,8 milioni del PIL nel resto della Toscana. Il solo export estero contribuisce a determinare il 10% del prodotto interno lordo del Mugello.
Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze, ha cercato di analizzare il rapporto fra flussi turistici e presenze all’Outlet.
In particolare, dal 2006 al 2015 il Mugello ha visto crescere le presenze di stranieri del +17,5% a fronte di un aumento di vendite Tax Free del 300%.
Il 64% delle vendite legate al turismo si concentra tra aprile e ottobre, con picchi nei mesi estivi di luglio e agosto che rappresentano il 20% sul totale vendite Tax Free. L’andamento rispecchia quello dei flussi turistici nel Mugello: l’82% degli arrivi annuali si concentra, infatti, da aprile a ottobre, in particolare nei mesi di luglio e agosto.
“Questo significa che l’outlet di Barberino del Mugello è ormai diventato un polo di attrazione anche per il turismo, nostrano e estero – ha spiegato Alessandro Tortelli – Da una rapida ricerca effettuata in 50 siti internet di strutture ricettive dell’area, tra le attrazioni che vengono citate troviamo Firenze, con i suoi monumenti, il Barberino Designer Outlet e l‘Autodromo del Mugello”.
Il 30% infatti dei visitatori dell’outlet sono turisti, sia europei (15%) che extra-europei (15%).
Per quanto riguarda le nazionalità, a prevalere sono Russia, Cina e Usa. Da notare, però, come nei primi sei mesi del 2016 si sia verificato un significativo aumento dei turisti soprattutto da Cina (19%) e Usa (16), che rispecchiano un aumento di arrivi dagli stessi paesi nell’area del Mugello (Cina 42% e Usa 13%).
In forte crisi invece il mercato russo, che dopo il -36% del 2015 vede nei primi mesi del 2016 un ulteriore -0,20% di presenze all’interno dell’outlet; un calo che si riflette anche sul territorio del Mugello (-8%) e dell’area metropolitana di Firenze (-3%).
Per quanto riguarda l’identikit del visitatore medio del Barberino Designer Outlet, si tratta di un uomo, di 42 anni, con un tempio medio di permanenza di 229 minuti e una capacità di spesa di 167 euro.
“Lo shopping è uno dei settori del turismo che mostra di avere ampi margini di crescita per i prossimi anni e merita attenzione – ha concluso Alessandro Tortelli – Per questo da oggi avviamo un nuovo rapporto con il Barberino Designer Outlet che ci permetterà di monitorare l’andamento di questa realtà e di valutarne l’impatto sul turismo e le ricadute economiche sul territorio del Mugello”.